L’Italia è un’area a rischio sismico e le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 rendono necessaria la verifica sismica dei fabbricati.
Il legislatore prescrive una serie di disposizioni che mirano a salvaguardare l’incolumità degli occupanti l’edificio e non tanto l’integrità dell’edificio stesso.
La materia presenta livelli di complessità che non si possono affrontare semplicisticamente, sia per gli edifici di nuova realizzazione ma soprattutto per l’adeguamento di costruzioni esistenti.
Tuttavia nella norma citata si fa riferimento ad uno dei requisiti fondamentali delle strutture che resistono al sisma, che è il cosiddetto “comportamento scatolare” di un edificio, che ricorre qualora le murature siano efficacemente legate ad un solaio rigido. In caso di azione sismica e di collegamenti efficaci le pareti lavoreranno nella direzione della loro massima resistenza e saranno quindi in grado di ripartire al meglio le sollecitazioni, con enormi benefici per l’intero edificio.

Una soletta in calcestruzzo connessa ai travetti e collegata perimetralmente alle murature realizza al meglio questo piano rigido.

Il solaio misto (sia esso in legno, acciaio o laterocemento) efficacemente collegato alle murature risulta essere, pertanto, una soluzione ideale per l’adeguamento sismico oltre che per garantire una sufficiente rigidezza dei piani, soprattutto nei casi di recupero di strutture esistenti.
Un semplice filmato illustra in modo elementare il concetto di “comportamento scatolare”.